GALLI SPA ascolta e interpreta con attenzione le esigenze dell’industria della pelletteria, creando sistemi finalizzati a renderla sempre più flessibile ed efficiente.
Dal 1979 protagonista nel mercato della progettazione, produzione e vendita di macchine per la pelletteria, Galli Spa guarda al futuro definendo gli obiettivi strategici per realizzare con successo la propria missione. La fusione con Overmec è la sintesi, ma anche l’inizio di un’identità nuova, che affonda le radici nei valori della tradizione puntando lo sguardo all’upgrade tecnologico. Abbiamo incontrato Emilio Galli e il figlio Carlo, rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’impresa di famiglia con sede a Vigevano. Dalle loro parole traspare l’immagine di un’azienda capace di sognare, di rischiare, di essere visionaria e innovatrice.
Come avete affrontato questo periodo di pandemia e quale impatto ha avuto sulla vostra azienda? È stato un anno difficile e consistente. Durante la prima fase di lockdown abbiamo dovuto interrompere il ciclo di produzione, ma tutte le attività d’ufficio che potevano svolgersi a distanza, comprese quelle commerciali e di formazione, sono state gestite in modalità smart working. Una volta rientrati in azienda ci siamo concentrati sul rispetto delle consegne programmate e sul trasloco. Abbiamo infatti concluso la fusione di Overmec all’interno di Galli dopo averla acquisita al 100% nel 2019. Stessi clienti, stessi mercati, stessi fornitori: un passo inevitabile verso l’ottimizzazione gestionale ed economica reso ancor più necessario dal periodo di crisi innescato dal Covid-19. Un periodo che ha causato un impatto pesante sul fatturato. Fortunatamente siamo un’azienda solida e strutturata che intreccia da sempre opportunità e concretezza. Stiamo investendo tutte le energie disponibili, per questo non temiamo un indebolimento ulteriore per il prossimo anno.
Come vi siete strutturati e organizzati dopo la fusione? Abbiamo trasferito e integrato in Galli le sedi commerciali, amministrative, produttive, di progettazione e modellazione 3D composte da uno staff di 45 professionisti. Nell’ex stabilimento Overmec è nata la divisione ricerca e sviluppo dove testare materiali, prodotti chimici e tecnologie nuove. La terza sede a circa un chilometro di distanza da via Cararola 59 è dedicata alla produzione con sistemi a controllo numerico di tutti i semilavorati che vanno a comporre le macchine a marchio Galli e Overmec. Ogni componente viene stoccato nei diversi magazzini automatici verticali per poi essere preassemblato e infine destinato alle linee interne di assemblaggio. Con 113 modelli a catalogo, prioritaria è la pianificazione attenta di tutte le fasi di lavorazione.
Carlo Galli, lei fa parte del Consiglio di Assomac, oggi presieduto dall’imprenditrice Maria Vittoria Brustia. Cosa pensa del lavoro portato avanti dall’associazione nei cinque anni di presidenza di Gabriella Marchioni Bocca? Il passaggio cruciale voluto da Gabriella è stato quello di coinvolgere i giovani imprenditori favorendone l’ingresso in Consiglio affinché incominciassero a conoscersi a livello italiano e di filiera della pelle. Gabriella ha saputo aumentare la partecipazione, la coesione degli associati nelle attività di Assomac valorizzando soprattutto le nuove generazioni – per definizione più motivate nell’accettare il cambiamento e la collaborazione – quali investimento per il futuro delle aziende del settore.
Ritenete che la collaborazione tra aziende associate potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio? Non si rischia di dare in pasto alla concorrenza il proprio know-how? Nel nostro settore, ancora caratterizzato da un forte ricorso alla manualità, i segreti sono tutto. L’imprenditore non vuole e non può rivelare il proprio segreto, perché questo rappresenta il suo vantaggio sulla concorrenza. Tuttavia oggi non è più possibile confidare solo sulle proprie forze. Cominciano a maturare i semi di una nuova consapevolezza, della necessità di fare sistema con l’obiettivo di valorizzare e tutelare non tanto il singolo distretto, ma la filiera italiana a 360 gradi, a vantaggio di tutti gli operatori del settore e dell’intera economia. Bisogna far capire alle grandi firme che il nostro è l’unico Paese al mondo capace di accogliere una filiera della pelle completa e al top, che non possiamo e non dobbiamo perdere. Attraverso l’Associazione siamo in grado di perseguire uno scopo comune: non più guerra tra “vicini di casa” che competono ad armi pari, ma fronte compatto per accedere insieme alle opportunità di business internazionali e contrastare le pratiche di concorrenza sleali. Il primo passo per innescare un circolo virtuoso è una potente campagna promozionale interna al Paese che getti le basi di una nuova cultura della pelle finalizzata ad attirare soprattutto l’attenzione dei giovani.
Quali sono i fattori che creano valore aggiunto per l’azienda? Le grandi firme hanno le idee di design, noi offriamo la soluzione tecnica. La creatività, l’inventiva sono tutto nel nostro settore, supportate dalla passione e dalla determinazione nel raggiungere il risultato. Bisogna credere nelle proprie invenzioni e saper andare controcorrente. Nel nostro mondo la sfida è strutturare una macchina di nuova generazione in grado di processare un materiale come la pelle per sua natura vivo e mai uguale a se stesso, una macchina performante e flessibile per tutte le tipologie di prodotto.
È necessario insomma adattare il proprio approccio all’esigenza di un settore, quello della pelletteria, ancora basato sul saper fare. Le nostre tecnologie sostengono la conservazione del patrimonio culturale dell’artigianato. Le macchine Galli non sono concorrenti della manodopera, ma collaborano con essa. Snelliscono il lavoro annullando le azioni ripetitive. L’altra vera sfida risiede nella semplificazione delle procedure di utilizzo. Il nostro obiettivo e punto di forza consiste nel rendere la macchina user friendly e quindi funzionale a metodi di produzione fondati sulla velocità di risposta alle richieste del mercato. Anche il restyling estetico si inserisce in quest’ambito: aumentare il più possibile l’ergonomia della macchina affinché risulti comoda e fruibile per l’operatore, senza prescindere dalla sicurezza.
Quale ruolo ricopre all’interno dell’azienda il servizio di assistenza post-vendita? Il 50% della produzione viene distribuita all’estero, principalmente in Europa. Siamo strutturati per intervenire ovunque richiesto dal cliente, garantendo il perfetto stato di efficienza dei macchinari con un servizio di assistenza, manutenzione e aggiornamento rapido ed efficace, gestito dai nostri distributori europei e nel mondo. www.gallispa.com